Mario De Rosa un giovanissimo poeta alla ribalta

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E finalmente piove…
“Mario De Rosa un giovanissimo poeta alla ribalta”

E finalmente piove… simbolico è il titolo della raccolta poetica di Mario De Rosa, dove amore e libertà sottolineano già una personalità decisa e passionale. Oltre il grigiore delle nuvole c’è uno spruzzo di azzurro, una promessa di sereno, mentre la pioggia ritma con i suoi scrosci i moti del cuore. I ricordi, densi di emozioni, si concedono versi che, come la pioggia benefica e purificatrice, libera lo spirito e gli infonde vitalità. E l’acqua cade accompagnando i pensieri, la realtà dei giorni, finché il sole non riappare più splendente che mai. Il poeta raccoglie le gocce di pioggia ad una ad una rendendole versi e nascono nuove emozioni, nuovi motivi per sperare. La poesia non si distacca mai dalla terra, anche se il Cielo è la Luce viva, il Faro che illumina la lunga notte. <<Non abbandonare noi che siamo la tua ciurma!…Non ti lasciare andare, Padre, ora che la bufera imperversa. Riprendi il timone in mano, recupera il controllo.>>.
La nave della vita è sempre in balia degli eventi, ma se il timone è nelle mani di una guida sicura, si potrà affrontare la violenza del mare in tempesta. Nella poetica di Mario De Rosa il silenzio diventa un punto fermo di riflessione, un bisogno di interrogarsi, allorché tornano alla mente dubbi e paure che il cuore respinge per cercare l’identità dei sentimenti degni di tale nome. Gli affetti più cari, l’amore, il dolore, gli addii e la stessa amicizia si riallacciano alla <<pioggia>> rigeneratrice che scioglie la terra inaridita e la rende fertile. Se le illusioni fanno parte del nostro vivere, il tempo ci dà ragione per credere in quell’immenso che ci fa scoprire la ricchezza interiore di cui l’essere è depositario. Se il ricordo di una storia finita continua a trapassare l’anima, se il sorriso non sempre riesce a dissolvere la nebbia della tristezza, in noi continua a vivere la possibilità di un canto che si intona, senza ricorrere a tonalità falsate da retoriche prive di senso. E poi finalmente piove… l’essenzialità del libro è qui, in questa forza che esplode e inneggia alla vita.

Professoressa
Antonietta Miele

Tratto da “Il Foglio”, numero 183,
Gruppo Culturale di Ciro Ferrigno

Gennaio 2009

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